[FERMÉ] Maison-Musée de l'Armateur

Musées et Sites

Raro esempio della vita del XVIII secolo a Le Havre, questa casa museo, costruita dall'architetto delle fortificazioni di Le Havre, ricrea l'atmosfera molto particolare di una ricca residenza borghese.

Prenotazione obbligatoria al numero +33 (0)2 35 19 08 85.

Contatto


3 quai de l'Ile
76600 LE HAVRE

02 35 19 09 85
mah@lehavre.fr

Paul-Michel Thibault (1735-1799), architetto delle fortificazioni, fontaniere della città di Le Havre e grande proprietario terriero, decise intorno al 1790 di costruire una casa in un quartiere della città che attirava le persone più ricche. La casa doveva essere degna della notorietà del proprietario e suscitare ammirazione. La casa si sviluppa su cinque livelli, un piano terra adibito a magazzino e stalla, un piano rialzato e tre piani superiori. Le stanze si susseguono a raggiera attorno a un lucernario ottagonale, creando una passeggiata originale e un'atmosfera molto particolare. L'atmosfera, l'intimità e la socievolezza riportano il visitatore ai codici sociali ed estetici di una pagina di storia in cui si susseguivano tumulti e cambiamenti e in cui le dimore più nobili cercavano il comfort e l'antica eleganza. La facciata, con la sua bella disposizione a bugnato, è tipica dell'architettura Luigi XVI e del ritorno al classicismo con colonne, finestre a trabeazione, balaustre e un cornicione superiore. Nel 1800, Martin-Pierre Foäche (1728-1816), ricco commerciante e consigliere comunale, acquistò la casa per farne la residenza invernale della sua famiglia e per installarvi i suoi uffici commerciali. Si rivolse quindi a un altro architetto, amico di famiglia, Pierre Adrien Pâris (1745-1819), ex disegnatore del gabinetto del re, originario di Besançon e autore di lussuose proprietà nella regione, la più nota delle quali è lo Château de Colmoulins a Harfleur, oggi distrutto. La raffinatezza della boiserie e delle decorazioni a stucco ricordano la sua opera, ma i documenti sono troppo pochi per definirne l'importanza. Per questa casa-museo, che era vuota e la cui destinazione non è sempre nota, è stato necessario scrivere uno scenario di occupazione, sostenendo i codici sociali ed estetici di un periodo tumultuoso tra il 1750 e il 1850, quando i mercanti dovevano brillare in residenze confortevoli per affermare il loro potere e la loro notorietà.
Horaires d'ouverture
[FERMETURE DU 23 SEPTEMBRE 2024 AU 16 MAI 2025] Ouvert toute l'année. Du 1er avril au 31 octobre inclus : de 10h à 12h30 et de 13h45 à 18h, tous les jours sauf le mardi, les 1er et 8 mai et le 14 juillet. Du 1er novembre au 31 mars inclus : de 10h30 à 12h30 et de 13h45 à 17h30, tous les jours sauf le mardi, les 11 novembre, 25 décembre et 1er janvier. Sur visite guidée uniquement, réservation sur affluences.com ou à l’accueil du musée. Basé sur la période d’ouverture de l’année précédente.

[FERMÉ] Maison-Musée de l'Armateur

Una rara istantanea della vita a Le Havre nel XVIII secolo

Paul-Michel Thibault (1735-1799), architetto delle fortificazioni, fontaniere della città di Le Havre e grande proprietario terriero, decise intorno al 1790 di costruire una casa in un quartiere della città che attirava le persone più ricche. La casa doveva essere degna della notorietà del proprietario e suscitare ammirazione. La casa si sviluppa su cinque livelli, un piano terra adibito a magazzino e stalla, un piano rialzato e tre piani superiori. Le stanze si susseguono a raggiera attorno a un lucernario ottagonale, creando una passeggiata originale e un'atmosfera molto particolare. L'atmosfera, l'intimità e la socievolezza riportano il visitatore ai codici sociali ed estetici di una pagina di storia in cui si susseguivano tumulti e cambiamenti e in cui le dimore più nobili cercavano il comfort e l'antica eleganza. La facciata, con la sua bella disposizione a bugnato, è tipica dell'architettura Luigi XVI e del ritorno al classicismo con colonne, finestre a trabeazione, balaustre e un cornicione superiore. Nel 1800, Martin-Pierre Foäche (1728-1816), ricco commerciante e consigliere comunale, acquistò la casa per farne la residenza invernale della sua famiglia e per installarvi i suoi uffici commerciali. Si rivolse quindi a un altro architetto, amico di famiglia, Pierre Adrien Pâris (1745-1819), ex disegnatore del gabinetto del re, originario di Besançon e autore di lussuose proprietà nella regione, la più nota delle quali è lo Château de Colmoulins a Harfleur, oggi distrutto. La raffinatezza della boiserie e delle decorazioni a stucco ricordano la sua opera, ma i documenti sono troppo pochi per definirne l'importanza. Per questa casa-museo, che era vuota e la cui destinazione non è sempre nota, è stato necessario scrivere uno scenario di occupazione, sostenendo i codici sociali ed estetici di un periodo tumultuoso tra il 1750 e il 1850, quando i mercanti dovevano brillare in residenze confortevoli per affermare il loro potere e la loro notorietà.

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